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Lavorare con i più piccoli per sperare in un mondo migliore

di Franco Arborio

Perché inventarsi un gioco in scatola sulla sicurezza rivolto ai bambini?

Ci stupiamo quando capitano degli infortuni, per strada, in casa o durante il nostro tempo libero e ci chiediamo: cosa possiamo fare di concreto per evitare questi avvenimenti?

Molte volte incolpiamo il fato. Ma non è la sfortuna a far avvenire gli incidenti. Gli incidenti e gli infortuni succedono perché non vengono rispettate le regole di base: non allacciare le cinture di sicurezza in macchina, non rispettare i limiti di velocità, salire su una sedia anziché usare una scaletta a norma. Sono tante le situazione in cui, più o meno consapevolmente, ci mettiamo in una condizione di pericolo esponendoci al rischio.

I dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità indicano che nei Paesi occidentali gli infortuni domestici rappresentano la prima causa di morte per i bambini e il 20% dei ricoveri in età pediatrica. L’età più a rischio è quella tra i 2 e i 4 anni. Le cause principali di incidente domestico, nei bambini di età compresa tra 0 e 14 anni sono rappresentate principalmente da cadute da scivolamento, nello specifico, su pavimenti per il 20,1%, dalle scale per il 4,5%, da elementi strutturali della casa per il 20,5%. Cucina, soggiorno, camera da letto e bagno i luoghi più a rischio.

Quali precauzioni possiamo prendere per evitare di entrare a far parte di queste statistiche?

Le normative emanate sulla sicurezza stradale, sulla sicurezza in montagna, al mare, in casa e via dicendo hanno sicuramente contribuito, nel corso degli ultimi anni, a porre maggiore attenzione su questo aspetto, ma quello che deve cambiare è l’approccio alla sicurezza.

La sola norma di legge non può cambiare la cultura di un popolo.

La sicurezza deve essere vista non come un ostacolo o un fastidio, bensì come un vantaggio, per renderci migliori e garantirci una vita qualitativamente più valida.

Per raggiungere questo obiettivo riteniamo che occorra lavorare molto sulle nuove generazioni, per raggiungere i nostri figli con messaggi corretti.

Nasce da qui l’idea di EcoSafe di costruire un gioco sulla sicurezza, uno strumento che permetta di apprendere le regole basilari ed importanti giocando.

Durante l’infanzia siamo in quello stato che gli orientali definiscono zen: la conoscenza della realtà che ci circonda avviene istintivamente e il gioco rappresenta un veicolo di memorizzazione molto potente in questo processo. Favorire in questa fase l’apprendimento sul tema della sicurezza diventa quindi strategico, per fare in modo che i giusti comportamenti si sedimentino e diventino propri fin da subito. Far emozionare ed appassionare i bambini ai valori della sicurezza li renderà i primi safety leader, ambasciatori di azioni virtuosi anche nei confronti degli adulti.

“Sei Sicuro?” è un gioco proposto sotto forma di laboratorio didattico, utilizzando la metafora di una giornata in città in cui si incontrano i principali pericoli dai quali ci si può salvaguardare con consapevolezza sviluppando l’attenzione per sé e per gli altri.

Lo scopo del gioco non è arrivare per primi, bensì scegliere e svolgere attività quotidiane con i relativi spostamenti logistici e tornare a casa senza infortuni, attraverso ad un confronto con situazioni reali della nostra vita, provandone a valutare le pericolosità e le opportunità.

Si sarà raggiunto un buon risultato se alla fine della sessione di gioco i bambini avranno appreso come identificare i rischi che li circondano, acquisendo maggiore consapevolezza dei comportamenti corretti. Lo scopo è trasmettere il concetto che la sicurezza è un bene prezioso e serve a salvaguardare noi stessi e le persone a cui vogliamo bene.