di redazione
Quanti lavoratori devono effettuare l’aggiornamento quest’anno? E il prossimo? E come organizzerò il piano di crescita di ciascuno di loro? Che benefici ne trarrà l’azienda? Potrò finanziare dei corsi con i Fondi Interprofessionali? Se queste sono solo alcune delle domande che ti attanagliano, stai leggendo l’articolo giusto.
Tutte le aziende, grandi o piccole che siano, devono fare i conti con la formazione dei lavoratori, fosse anche solo per rispettare quella di base prevista dalla legge. Ma in un mondo sempre più veloce e in continuo cambiamento, riuscire a mantenere fresca la vivacità intellettuale delle persone è uno degli investimenti più proficui che un’azienda possa fare. La conoscenza e l’esperienza fanno delle risorse umane il tesoro più prezioso per il successo di un’impresa e con esso per la sua redditività.
Quando parliamo di formazione in generale – ed in particolare in materia di sicurezza – parliamo di integrare le proprie procedure di sicurezza con una serie di attività tecniche, umane e comportamentali. Questo significa investire in una corretta e costante attività di educazione rivolta a tutti i lavoratori e attuare un percorso di crescita, dell’individuo e dell’organizzazione.
Ma la creazione di un piano formativo è un percorso irto di ostacoli non privo di sorprese e sono molti gli elementi di cui bisogna tenere conto:
- le esigenze reali di formazione
- lo scadenziario
- gli obiettivi che si vogliono raggiungere
- l’applicabilità della formazione sul campo
- le priorità
- le tempistiche
- le figure da coinvolgere
- la soddisfazione dei discenti
- la misurabilità dei risultati
Una volta stabiliti gli aspetti generali, è necessario entrare maggiormente nel dettaglio, scegliendo la metodologia più adatta alla formazione. Questa dovrà tenere conto, di nuovo, di una serie innumerevoli di fattori, in equilibrio tra le esigenze logistiche e la tipologia di lezione più incisiva, la scelta del docente e le caratteristiche del contesto aziendale.
Perché un piano formativo sia efficace e proficuo, è necessario saper bilanciare tutti questi elementi, aggiungendo ad essi una pianificazione precisa e puntuale. Bisogna rispettare la tabella di marcia e attuare un monitoraggio regolare.
Raccogliere i feedback delle attività svolte infine è importante tanto quanto creare una griglia di valutazione dei risultati, personali e aziendali, che comprendano sia le attività formative svolte, sia la loro applicabilità sul lavoro.
Qual è la percezione in tema di sicurezza nella tua azienda? E in tema di formazione? Soddisfa le aspettative? Quali sono i tuoi obiettivi a breve, medio e lungo periodo?
Saper rispondere a queste domande è il primo passo verso la composizione di un piano ben riuscito.
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