Quali sono le procedure e le buone pratiche adottate dalle aziende quando avviene l’ingresso di nuovi lavoratori? Sarà questo il tema al centro del convegno gratuito in programma nella mattinata di giovedì 24 ottobre presso la sala conferenze dello stabilimento Michelin Italiana S.p.A. di Cuneo Frazione Ronchi. Le corrette metodologie e buone pratiche messo in atto per accogliere i nuovi lavoratori in azienda rispettando i corretti criteri di sicurezza saranno presentate dai rappresentanti di grandi realtà industriali del settore chimico e alimentare (Michelin Italiana S.p.A. e Ferrero S.p.A.) e realtà di rilievo come la Merlo S.p.A. sollevatori telescopici, Olivero S.r.l automazioni industriali, Editel S.p.A. costruzioni generali.
L’evento è promosso dall’A.I.A.S., grazie all’iniziativa del referente per la provincia di Cuneo, dottor Franco Arborio, con il supporto di Confindustria Cuneo, nella figura dell’ingegnere Andrea Corniolo, responsabile del Servizio Energia, Sicurezza ed Ambientee la collaborazione e sponsorizzazione della società di consulenza EcoSafe S.r.l.
Dottor Arborio, come è nata l’idea di questa iniziativa?
«Il tutto nasce da un colloquio con l’HSE manager di Michelin Italiana S.p.A, dottor Ezio Monetto, che ha evidenziato come sia importante l’integrazione di nuovi lavoratori all’interno di un’organizzazione. Tale passaggio è un processo delicato che richiede non solo un’attenta pianificazione, ma anche il rispetto rigoroso delle normative sulla sicurezza sul lavoro. Accogliere in modo corretto e sicuro i nuovi dipendenti è essenziale per garantire il loro benessere, migliorare l’efficacia operativa e ridurre i rischi di infortuni».
Qual è l’obbiettivo del convegno?
«L’obbiettivo primario è quello di fornire ai partecipanti spunti utili, soprattutto operativi, da adottare all’interno delle proprie organizzazioni. Verranno esposti modelli d’inserimento differenti, tutti interessanti. Non è detto che ogni metodologia sia direttamente applicabile, ma avere delle nuove idee è senza dubbio un grosso valore aggiunto»
Vediamo quindi di seguito alcune delle migliori metodologie e buone pratiche per garantire un onboarding (meccanismo attraverso il quale i nuovi dipendenti acquisiscono le conoscenze, le competenze e i comportamenti necessari per diventare membri e addetti ai lavori efficaci dell’organizzazione, ndr) sicuro e efficace.
1. Selezione e Preparazione delle Risorse
Il primo passo per un onboarding di successo è la selezione accurata delle nuove risorse. Non basta individuare i candidati giusti per le competenze tecniche richieste, ma è necessario anche valutare la loro capacità di adattarsi alle normative di sicurezza aziendali e al contesto lavorativo specifico.
Una volta identificato il candidato ideale, è importante predisporre un piano di accoglienza che tenga conto della formazione necessaria per la sicurezza sul lavoro. Questo può includere la verifica delle certificazioni obbligatorie (ad esempio, per lavori in altezza o manipolazione di sostanze pericolose) e l’inserimento del nuovo dipendente in un percorso formativo continuo.
2. Orientamento e Formazione sulla Sicurezza
Uno dei pilastri dell’onboarding sicuro è l’orientamento iniziale, che deve coprire tutti gli aspetti relativi alla salute e sicurezza sul lavoro. Le aziende dovrebbero fornire una formazione completa su:
- Normative di sicurezza applicabili nel settore specifico.
- Uso corretto dei dispositivi di protezione individuale (DPI).
- Procedure di emergenza in caso di incendio, evacuazione, o altri rischi.
- Identificazione dei pericoli presenti nel luogo di lavoro.
La formazione sulla sicurezza non dovrebbe essere una semplice formalità. Deve essere continua e aggiornata regolarmente, in modo da garantire che i lavoratori siano sempre a conoscenza delle nuove normative e delle migliori pratiche, come indicato anche dagli esperti che interverranno nel corso del convegno.
3. Coinvolgimento di Manager, HR e Colleghi
Il processo di accoglienza non può essere responsabilità di un solo dipartimento. L’integrazione di un nuovo lavoratore richiede un coinvolgimento attivo dei manager, del reparto Risorse Umane, degli RSPP (Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione), e dei colleghi stessi.
Il manager diretto deve essere coinvolto nella pianificazione del processo di onboarding, in modo da poter personalizzare il percorso formativo del nuovo dipendente in base alle esigenze del ruolo e del contesto lavorativo. Inoltre, un team di accoglienza che include colleghi esperti può facilitare l’adattamento del nuovo arrivato, rispondendo a domande pratiche e aiutando a integrare le conoscenze teoriche sulla sicurezza con le esigenze operative quotidiane.
Le esperienze aziendali, come quelle che verranno esposte durante il convegno, mostrano come il supporto e l’inclusione dei team esistenti migliorino notevolmente l’esperienza di onboarding e riducano i rischi di infortunio.
4. Procedure di Monitoraggio e Feedback
Un buon onboarding non si esaurisce dopo la prima settimana. L’inserimento di un nuovo lavoratore deve essere monitorato nel tempo, con momenti di feedback regolari. Questo approccio aiuta a identificare eventuali lacune formative o problemi di adattamento, consentendo di intervenire tempestivamente.
Un sistema di monitoraggio efficace potrebbe includere:
- Valutazioni periodiche delle competenze acquisite.
- Sessioni di coaching con supervisori o colleghi più esperti.
- Check-in formativi per aggiornare i lavoratori su nuove procedure o cambiamenti normativi.
Queste pratiche, come verrà evidenziato durante il convegno non solo migliorano l’efficacia dell’inserimento, ma promuovono anche una cultura della sicurezza più solida e partecipativa.
5. Sistemi di Comunicazione Aperta
Un aspetto fondamentale per un onboarding sicuro è la creazione di un ambiente di lavoro in cui i nuovi lavoratori si sentano liberi di porre domande o esprimere dubbi. Spesso, i nuovi dipendenti possono sentirsi intimiditi o riluttanti a segnalare problemi legati alla sicurezza.
Per evitare questa situazione, è importante stabilire fin dall’inizio canali di comunicazione aperti e sicuri, in cui i lavoratori possano segnalare anomalie o potenziali rischi senza timore di ripercussioni. Le aziende possono istituire:
- Linee dirette con l’RSPP.
- Sistemi di reporting anonimi per le segnalazioni di sicurezza.
- Incontri regolari tra nuovi lavoratori e responsabili della sicurezza per discutere dei progressi e delle eventuali problematiche.
6. Integrazione della Tecnologia
L’utilizzo di strumenti tecnologici per migliorare l’onboarding dei nuovi lavoratori rappresenta una delle buone pratiche emergenti. Le aziende possono implementare:
- Software di gestione della sicurezza, che centralizza tutte le informazioni e i documenti necessari per la formazione e la conformità normativa.
- Piattaforme di e-learning, che offrono corsi interattivi e quiz per verificare la comprensione delle procedure di sicurezza.
- App di tracciamento, che consentono di monitorare in tempo reale il rispetto delle procedure di sicurezza sul luogo di lavoro.
Queste soluzioni aiutano a standardizzare e rendere più efficienti i processi formativi, garantendo che tutti i lavoratori abbiano accesso alle stesse informazioni e risorse.
7. Supporto e Inclusione per Lavoratori Vulnerabili
Infine, è essenziale prestare particolare attenzione ai gruppi di lavoratori che potrebbero richiedere un supporto speciale durante l’onboarding. Questi includono:
- Lavoratori giovani o inesperti, che possono avere meno familiarità con le normative di sicurezza.
- Lavoratori stranieri, che potrebbero avere difficoltà con la lingua o con l’adattamento alle normative locali.
- Lavoratori con disabilità, per i quali potrebbe essere necessario adattare le procedure e le attrezzature per garantire un ambiente sicuro e inclusivo.
Le buone pratiche in questo ambito includono la personalizzazione dei percorsi formativi, l’assegnazione di tutor esperti, e la revisione delle politiche aziendali per assicurare che siano inclusive e accessibili a tutti i lavoratori.
Conclusioni Un’efficace metodologia di onboarding, che rispetti i corretti criteri di sicurezza, è essenziale per garantire non solo la produttività e il successo aziendale, ma anche per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori. Le esperienze condivise durante eventi come quello organizzato da AIAS con la collaborazione dello stabilimento Michelin Italiana S.p.A. ed EcoSafe S.r.l. dimostrano che un approccio coordinato, basato sulla collaborazione tra diversi dipartimenti e sull’utilizzo delle migliori pratiche, è la chiave per integrare nuovi dipendenti in maniera sicura e responsabile.