di Stefano Torti
Se da un lato cresce la consapevolezza della necessità di aggiornare il Documento di Valutazione dei Rischi per stimare la presenza del rischio di infezione da Covid-19, è altrettanto importante definire delle istruzioni per affrontare e gestire l’eventuale presenza di un caso di positività all’interno dell’Azienda.
Le indicazioni del Sistema Sanitario Nazionale sono molto chiare per il soggetto che sospetta i sintomi della malattia (contatto con il medico curante, informativa all’Azienda Sanitaria Nazionale, raccolta informazioni in merito a persone e luoghi frequentati, ecc) ma non possono entrare nello specifico della gestione di una segnalazione che può avvenire all’interno dell’Azienda.
Siccome questa eventualità è da considerarsi a tutti gli effetti come un’emergenza aziendale, si ritiene utile suggerire la modifica del Piano di gestione dell’Emergenza con l’indicazione di ruoli, responsabilità e modalità di intervento da parte della squadra di emergenza.
Oltre alle indicazioni strettamente operative da distribuire agli addetti all’emergenza (formazione specifica sui rischi da Covid-19, DPI in dotazione, utilizzo del termometro, identificazione dei locali di segregazione, modalità di informazione e comunicazione ai colleghi, procedure di sanificazione dei locali, ecc) si ricorda che una caratteristica del piano di emergenza per epidemie e pandemie è legata al fatto che l’emergenza possa comportare l’indisponibilità contemporanea di diversi dipendenti e solo indirettamente possa comportare l’indisponibilità di macchinari e sistemi informativi.
Ecco alcuni spunti che possono essere compresi nel piano di emergenza:
- Monitoraggio del livello di assenteismo dei dipendenti in preparazione ad un aumento di incidenza elevato; il piano di emergenza potrebbe valutare quale è il numero minimo di dipendenti necessari per mantenere l’operatività aziendale e quali sono i reparti o i settori chiave.
- Avviare un piano di formazione incrociata dei dipendenti, che possa sopperire almeno in parte alla diminuzione del personale e delle competenze specifiche.
- Individuare le funzioni aziendali essenziali e, nell’ottica di garantire il più possibile continuità di fornitura è utile ad esempio identificare possibili fornitori alternativi, stabilire delle priorità nel fornire servizi alla clientela e stabilire una scala di priorità interne nella sospensione temporanea di alcune specifiche attività.
- Se l’azienda opera in insediamenti diversi, verificare fino a che punto è possibile distribuire presso altri insediamenti alcune funzioni critiche aziendali.
- Prevedere la possibilità di lavoro a domicilio o ridotti orari di lavoro, per evitare che i dipendenti operino in condizioni di elevato stress fisico e mentale.
- Aggiornare i dipendenti sulla situazione in evoluzione, per evitare la diffusione di informazioni non accurate o addirittura false.
Una volta aggiornato il piano di gestione delle emergenze si suggerisce di effettuare una vera e propria simulazione di intervento e di verbalizzarla, così come si usa di solito con le prove di evacuazione o di emergenza ambientale, al fine di individuare eventuali criticità e implementare azioni di miglioramento.